venerdì 31 marzo 2017

Quello che ci piace | Una casa tutta gialla


La primavera per me è un fiore giallo, e allora perchè non colorare la nostra casa di questo colore? a volte può bastare un solo particolare colorato nel colore del sole per rinnovare un angolo della casa:

Lo schienale di una libreria bianca
Una sedia recuperata
Un copriletto o un vaso

Oppure, per chi come me ama smodatamente questo colore, qualcosa di più impegnativo:

una poltroncina di design

un mobile della nonna recuperato
la cornice del caminetto


tante altre idee le trovate qui

giovedì 16 marzo 2017

Quello che ci piace | Lasciati andare alla vita

È primavera
e torna come allora una voce
che dice
"Lascia ad altri i progetti
troppo lunghi
arricchisci il tuo tempo e non cercare
più del pane quotidiano
lasciati andare alla vita
e non disperarti mai"

(Luca Carboni - Primavera)

Cosa più e meglio di un fiore sa darci l'idea di vita e di rinascita primaverile?
Eccovi allora una carrellata di fiori, da sistemare sia in giardino che in composizioni da godersi in casa, per dare una nota di colore e imparare a lasciarsi andare alla Vita!
i crochi in giardino
i crochi in casa
la bellezza dei fiori di campo
un vasetto di nontiscordardime

rami e ragnatele: pura poesia
una ghirlanda di rami e fiori
 il profumo delle piante aromatiche







... e se volete vedere tutti i pin che ci hanno ispirato cliccate qui!

giovedì 9 marzo 2017

Una casa a modo mio, in un Mondo Nuovo - Capitolo 6: i primi animali


Marzo ci porta una nuova sorpresa: un nuovo capitolo della storia di Francesca e della sua famiglia. Nei capitoli scorsi li abbiamo seguiti durante l'avventura della costruzione della loro nuova casa e, finalmente, con il trasloco che li ha portati nel loro Mondo Nuovo (tutti i capitoli del racconto li trovate qui).

Oggi parliamo degli abitanti che li hanno raggiunti:
Sesto passo: i primi animali
Una volta trasferiti nella nuova casa in campagna e ambientati per bene, era ora di cominciare a sfruttare tutto lo spazio all’esterno di casa.
Avevamo già un cagnolino, un piccolo bastardino: volevamo prendere anche un cane un pochino più grande. Ed è così che abbiamo preso non uno, ma ben due cuccioli di pastore maremmano. Appena presi erano due meravigliosi e dolci batuffoli: nel giro di qualche mese si sono trasformati in due giganti.
Dopo l’arrivo dei pastori maremmani, bisognava dar loro un gregge da accudire: le pecore erano animali un po’ impegnativi per noi principianti, e così abbiamo pensato di cominciare da qualcosa di più piccolo, come i polli.
Le prime due galline che abbiamo preso a una fiera di paese qui vicino, sono state Bianchina e Nerina. Due nomi molto originali, lo so: ma una era tutta bianca, l’altra tutta nera, i nomi sono venuti da sé. Secondo la signora che ce le vendette, nel giro di un paio di settimane avrebbero cominciato a fare le uova.
Io non vedevo l’ora di trovare il primo uovo nostro, e ogni mattina andavo al pollaio a controllare.
Il pollaio lo abbiamo costruito mio marito ed io: dopo esserci informati un po’ su internet facemmo un pollaio mobile, costituito da una casetta chiusa dove dormire e fare le uova, e una parte aperta ma chiusa, ben circondata da rete metallica contro i predatori. Il pollaio è mobile per consentirne lo spostamento in modo che i polli abbiano erba sempre nuova dove razzolare.
Ci sono voluti sei mesi per trovare finalmente il primo uovo nel pollaio! Non vi so dire l’emozione: lo fotografai e mandai la foto a tutti i miei amici.
L’allevamento in seguito si è ampliato: le galline si sono messe a covare le uova, sono nati i pulcini… tutte meravigliose esperienze per persone di città come noi, e da condividere con i nostri figli.

martedì 7 marzo 2017

Ops! È già primavera!

La prima margherita
Una rondine non fa primavera, ma due upupe innamorate, due leprotti in un cespuglio, una cutrettola che corre sulla strada, due scoiattoli che si arrampicano tra i rami di un abete, sì. Se poi avvistiamo un rumoroso calabrone, una farfalla che si chiama Arcia, un lombrico, se sentiamo il canto di un cardellino, è primavera anche se il giorno dopo nevica.”


Abbiamo iniziato in ritardo, perché si sa, a primavera come si dorme bene... :) E vi chiediamo ufficialmente scusa: ci siamo perse una settimana di lavoro, anzi qualcosa di più, visto che alcuni dei post che avevamo messo in programma per febbraio non sono ancora usciti. 
Facciamo allora che a marzo ce ne sarà qualcuno in più, ok? Dopo tutto non voglio certo che il piacere di raccontare Casa diventi obbligo di farlo: ancora non abbiamo esigenze di mercato che ci obbligano a stare sempre sulla cresta dell'onda (in tutti i casi rivendicherò sempre il diritto di scrivere con e per piacere e mai per obbligo).

Detto questo: di cosa parleremo a marzo?
Personalmente ho tanto bisogno di liberare la fantasia e lasciarla senza alcun vincolo, questo mese. Sento già primavera nell'aria

(anche se il tempo non direbbe la stessa cosa: ma dite la verità, li sento solo io i fischi dei merli, in questi giorni? Le vedo solo io le margherite nei prati? E i profumi, e le magnolie che stanno esplodendo nei viali in città?)

e doverla indirizzare su binari prestabiliti mi farebbe intristire alquanto...

Quindi largo alla fantasia e alla libertà di vivere Casa come si preferisce: che siano fiori, colori, profumi, immagini, silenzi o musica. Che siano cose da fare o da sognare, libri da leggere o piante da rinvasare, raccolti da preparare o immagini da incorniciare. Oppure armadi da sistemare, oppure passeggiate: non avete voglia anche voi di perdervi nei primi colori e nei profumi, nei suoni della natura e nei suoi silenzi pieni di Vita?


Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera. È nei rari alberi di una piccola piazza della città. Lì il verde spicca come un dono ed è allegro come una dolce tristezza.


Ecco come passeremo questo mese. E vorremmo farlo con voi! Ci sarete?