giovedì 7 dicembre 2017

Quello che ci piace | Sassi e legnetti


...

Troverai di più nei boschi che nei libri.
Gli alberi e le pietre ti insegneranno
ciò che non si può imparare da maestri.
(San Bernardo)

Io quando sono al mare non posso fare a meno di raccogliere sassi e legnetti portati dalla corrente,quando cammino per i boschi invece raccolgo pigne rami e radici, prima o poi ne farò qualcosa per decorare la mia casa e ricordare tutto l'anno le vacanze, intanto ho raccolto qualche idea.

un fuoriporta di legnetti
un cuore pieno di sassi 
un albero di natale 
legno e pigne 
con un asse di recupero e ciottoli
asse di recupero e pezzi di ceramica
renne fatte di pezzi di legno per il giardino
le radici raccolte nel bosco tornano a vivere


venerdì 1 dicembre 2017

Dicembre Naturale

Ma quanto sono felici i fiori? :)

Guarda agli alberi, guarda agli uccelli, guarda alle nuvole, guarda alle stelle... e se hai occhi sarai in grado di vedere che l’intera esistenza è gioiosa.
Tutto è semplicemente felice.
Gli alberi sono felici senza nessuna ragione; non sono destinati a diventare primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi e non avranno mai un conto in banca.
Guarda ai fiori - senza motivo.
È semplicemente incredibile quanto siano felici i fiori.
(Osho)

Siamo arrivati a dicembre: il mese del Natale, il mese in cui l'uomo si avvicina - più che negli altri periodi dell'anno - alla bontà, alla pace (lo speriamo sempre più, in questi giorni che invece minacciano una nuova, ulteriore, guerra...), alla felicità e alla serenità.

Nel frattempo però ci affanniamo (sembra quasi un ossimoro, no?) in giro per negozi e sul web, alla ricerca del regalo per questo e quello, di quei "regali che vanno fatti", quelli che si comprano senza pensare perché non c'è tempo, perché siamo oberati dal lavoro e dagli incastri della vita quotidiana. E spesso e volentieri, purtroppo, questa coincidenza di necessità ci porta all'acquisto insensato di cose artificiose e artificiali, di oggetti - magari belli, per carità - ma "plasticosi" e "finti".

La Natura, invece, ha da donarci ogni giorno gioie infinite e meraviglie inaspettate. Sa come affascinarci, come cambiare il nostro umore, come farsi sentire sempre presente.

Una casa a modo mio quest'anno cerca proprio la semplicità: il Naturale.

Le cose buone, magari (sarebbe il massimo!) fatte a mano da noi per donarle agli altri, con il valore aggiunto del tempo e dell'affetto speso per preparare qualcosa per loro. 

Gli arredi ecosostenibili, gli oggetti riciclati, nel rispetto dell'ambiente e della nostra salute.

I decori che usano i materiali che la Natura ci dona e li fanno protagonisti di un inverno "cozy", confortevole.

Le piante che ci aiutano a stare bene, a depurarci, a rilassarci, a sentirci più leggeri. Gli animali che insegnano, anche solo con la loro presenza saggia.

Chi di noi non ha mai provato quella sensazione benefica dei piedi scalzi nell'erba, del prendersi cura della natura che ci circonda, del vivere più a contatto con l'esterno?
Proviamo a portarlo in casa, quell'esterno, in questo dicembre:
proviamo a circondarci di Natura!

mercoledì 22 novembre 2017

Viva il fai da te | Una fatina piccina picciò


Penso che le persone che non riescono a credere nelle fate, non vale la pena conoscerle.
(Tori Amos)

Visto che per questo mese siamo ancora in vena di magie, oggi vi spiego come realizzare una fatina tutta vostra, in gomma crepla o gomma eva.


OCCORRENTE
  • Nastrini o cordoncini anche di recupero
  • Ferro da stiro 
  • Colla a caldo 
  • Stampi Thikas miniature 
  • Pallina di polistirolo del diametro di 2cm e mezzo (io l'ho fatta con il tre e si fatica un pochino) 
  • Pallina di polistirolo o altro da circa 1 cm
  • Faccine in gomma crepla
  • Gomma crepla in tre colori di cui uno bianco o bianco glitter (ma anche come vi suggerisce la fantasia) e gli altri due abbinati tra loro



PROCEDIMENTO

Lo stesso procedimento vale per fare una fata più grande con gli stampi relativi, in quel caso serve una pallina da 3 e mezzo

Ritagliare dei quadrati leggermente più grandi dello stampo a forma di petali di rosa
Due quadrati di un colore e uno di colore diverso (io ho scelto il glitter in tono),
allo stesso modo preparate anche due quadrati chiari per corolla e ali;

nel frattempo scaldate il ferro da stiro e la colla

Scaldate i quadrati di crepla sul ferro da stiro, rigirandoli in modo che si ammorbidiscano uniformemente

inserite la gomma calda nello stampo e schiacciate bene con le dita lungo il perimetro;
procedete allo stesso modo con la crepla chiara e lo stampo farfalla e 
con il calice, che servirà per fare un colletto 

ritagliate lungo i contorni
ecco il risultato
riducete il diametro della faccina a due centimetri e mezzo e ritagliatela

preparate i capelli:
ritagliate un rettangolo lungo quanto la circonferenza della testa e alto

quanto volete siano lunghi i capelli piu due centimetri,
praticate dei tagli a distanza di tre quattro mm fino a due cm dal bordo
 
inseriteli tra due fogli di carta da forno e appoggiateli su una superficie adatta per stirare
(io uso un tagliere di plastica)

stirate per un paio di minuti

i capelli si arricceranno

scaldate la faccina sul ferro fino a quando non diventa semisferica
e incollatela ancora calda sulla pallina, adattandola con le dita

incollate i capelli sul bordo della faccina, inserendo sotto un nastrino per appenderla
che farete sporgere tra i tagli 


fate aderire la prima formina coi petali di rosa a una pallina 

procedete con i petali successivi, cercando di dare armonia al fiore


in un ritaglio già scaldato (quindi leggermente curvo) ritagliate una piccola frangetta e mettetela sul bordo dei capelli, per nascondere le giunzioni;
con un cordoncino create un cerchietto intorno alla testa 
Incollate la testa al fiore e aggiungete ali e colletto, io per il colletto ho usato solo le punte della corolla bianca 


Buona fatina a voi! :)




venerdì 10 novembre 2017

Leggere e Abitare | La traduttrice, Rabih Alameddine


Tiro fuori la bottiglia di vino rosso dalla vetrina della dispensa, mi verso un bicchiere, e la richiudo con il tappo ermetico, una meravigliosa invenzione per i single. Sistemo la mia cena sul tavolo della cucina rosso e giallo mentre fuori dalla finestra il lampione continua a funzionare. Rimuovo dal vaso al centro del tavolo i fiori morti, le foglie attorcigliate di iris secche, gettandoli nell'immondizia. Iris a dicembre inoltrato? Chi avrebbe pensato che fosse possibile una cosa del genere quarant'anni fa?
(La traduttrice, Rabih Alameddine)

Un'istantanea di vita. La vita di una donna sola.
Ed è anche questo che importa: Abitare vuol dire anche prendersi cura di sé quando si è soli, quando da soli si vive. 
Abitare è sistemare dei fiori colorati in un vaso, apparecchiarsi la tavola per cena, versarsi un bicchiere di rosso. Da bere soli. Ma ben accompagnati.
Dovremmo dedicare tempo e cura a noi, sempre.

venerdì 3 novembre 2017

Leggere e Abitare | Il guardiano del faro, Sergio Bambaren

Un posto da dove osservare il mondo...


Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa. La parte difficile è costruire una casa del cuore. Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare. Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni; un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita.
[Sergio Bambaren, Il guardiano del faro]

venerdì 27 ottobre 2017

Quello che ci piace | I colori delle foglie in casa


magia d'autunno

L’arancione è sempre un bacio improvviso tra i colori del rosso e del giallo e fuori l’universo ride e ride 
per la luce calda che si sprigiona
(Fabrizio Caramagna)

Vi abbiamo mostrato alcune idee per portare la magia dell'autunno dentro casa con composizioni di foglie, fiori e zucche, ma se - come me - siete molto affascinati dai colori caldi, vi suggeriamo qualche idea per utilizzarli nell'arredamento di casa.

GIALLO

una credenza gialla (anche di recupero)
una poltrona vintage
Poltroncine di design

ARANCIO

una parete in caldo aragosta

una poltrona in velluto cangiante
ma basta anche un oggetto d'arredo in tinta


ROSSO

mercoledì 25 ottobre 2017

Mi casa es tu casa | Confettura di mele e zenzero o cannella

Anche se sapessi che la fine del mondo è per domani,
io andrei ancora oggi a piantare un albero di mele.
(Lutero)



Ogni mela rappresenta molto di più! 
Mangiandola, mangiamo la pioggia, le nuvole, tutti gli alberi che hanno portato alla nascita della pianta da cui è spuntata, nonché le lacrime, il sudore, i corpi e i respiri delle innumerevoli generazioni di animali, piante e persone che, a loro volta, sono diventati la pioggia, 
l’humus e il vento che hanno nutrito il melo. 
Quando riflettiamo su una mela, vediamo l’universo intero.
(Will Tuttle)




Tra i colori dell'autunno a casa mia da qualche anno spicca il gialloverde delle mele "nostrane", che purtroppo son durissime e molto acide, difficili da mangiare.
Un giorno mi son detta: "proviamo a farne marmellata!" e, contrariamente alle mie previsioni è uscita buonissima!
Dopo vari tentativi ho trovato la mia ricetta ideale :) e la voglio condividere con voi.

INGREDIENTI 
  • 1Kg di mele pulite
  • 0,3 Kg di zucchero
  • 1 limone e mezzo
  • 1pezzetto di zenzero o 1 cucchiaino di cannella

ATTREZZATURA
  • Pentola di acciaio con fondo spesso e possibilmente stondato (io ne uso una da 28 cm alta circa 30 per 2 kili e mezzo)
  • Altra pentola per bollire i vasi
  • Vasetti in vetro con capsula
  • Cucchiaio in plastica
  • Pinza da cucina
  • Mestolo con beccuccio 

PROCEDIMENTO
Sciacquare le mele




Pelarle e privarle del torsolo.
Tagliarle a pezzetti di circa 1cm.


Metterle in una ciotola irrorandole col succo di limone


Raggiunto il peso di un chilogrammo trasferirle in pentola
aggiungendo lo zucchero e un bicchiere d'acqua.

Se usate lo zenzero aggiungerlo a pezzetti (circa un cm di radice x ogni kilo)
se usate la cannella aggiungere circa un cucchiaino per ogni kilo



Finito di preparare le mele mettete la pentola sul fuoco medio e mescolate ogni tanto,
finché non bolle.
Con la quantità che ho usato io ci impiega circa un quarto d'ora.

Le mele iniziano a lasciarsi andare e lo zucchero a sciogliersi, d'ora in poi proteggetevi la mano perché gli schizzi bollenti son micidiali, io uso la manica di un vecchio accappatoio.

Continuate a bollire fino a quando raggiunge la consistenza desiderata,
sempre con la mia quantità ci impiega dieci minuti-un quarto d'ora.

Nel frattempo avrete messo a sterilizzare i vasi in acqua bollente,
metteteli ad asciugare su un canovaccio pulito.




Quando la marmellata è pronta invasatela bollente (e qui torna utile la manica per avvolgervi i vasi), pulite il bordo del vasetto e chiudetelo.



Riponete i vasi a testa in giù su un panno morbido (pezzi di spugne vecchie o tovaglie van benissimo) e coprite, dopo qualche ora controllate che la capsula abbia fatto il sottovuoto.

Tanto per darvi un'idea, questo è il risultato con due chilogrammi e mezzo di mele pulite.


Se ci riuscite aspettate un mese prima di gustarla.
:)