martedì 31 gennaio 2017

Mi casa es tu casa/ L'arte della felicità

"Ma come fai ad avere voglia di metterti a fare i biscotti, adesso?"
"Davvero ti va di preparare l'impasto per la pizza, con tutte le cose che hai da fare? Non è meglio se lo compriamo?"
"Beata te, che hai tutto questo tempo per fare i dolci!"

Quante me ne sono sentita dire (ed è così sempre), solo perché passerei la mia vita in cucina a impastare, provare, sperimentare, inventare... Se penso alla parola "hygge", io penso immediatamente a questo: me che preparo cose che rendono felici le persone. Tutte. Quelle che amo, quelle che mi stanno simpatiche, quelle che non conosco e che raggiungo solo con una fetta di torta o un pezzo di focaccia coi pomodorini. 
Per me l'arte della felicità è saper star bene, dovunque e comunque, è riuscire a creare un senso di intimità e di calore in qualunque posto, perché in fondo la verità è che stiamo bene con noi stessi.
Io non so se ci riesco, con me stessa sono perennemente in guerra, a dire la verità! Ma la mia parte hygge viene fuori a darmi pace solo quando sono qui, tra farina, lievito e odore di vita che prende forma.


... E voi? Qual è il vostro luogo hygge della casa?

Ce lo raccontate, mentre ci gustiamo insieme uno di questi profumati biscottini, ricchi di confettura ai fichi e mandorle croccanti...?

BISCOTTINI AI FICHI E MANDORLE
ispirati dal blog Fornelli Profumati

 
Ingredienti

Per la pasta frolla

400 gr di farina 00
100 gr di zucchero
200 gr di burro
2 uova grandi
1 cucchiaino raso di lievito
la buccia grattugiata di un limone o di un'arancia bio
1 pizzico di sale
2 cucchiai di marsala

Per il ripieno

420 gr di fichi secchi
80 gr di mandorle 
1 l di acqua
4 cucchiai di miele
2 cucchiai di zucchero di canna
la buccia grattugiata di un'arancia
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di cannella

Preparate come prima cosa il ripieno.
Tritate grossolanamente le mandorle e mettetele in una pentola con i fichi tagliati a pezzetti piccoli, l'acqua, lo zucchero, il miele, la cannella, la buccia dell'arancia e il sale. Portate a bollore e cuocete la confettura a fiamma moderata, fino a che sarà diventata densa e morbida e i fichi si saranno quasi disfatti. A questo punto, frullate leggermente col minipimer e fate raffreddare.

Dedicatevi ora alla frolla.
Versate in un recipiente la farina con il lievito, il sale e il burro a pezzetti. Impastate fino a ottenere grosse briciole, aggiungete lo zucchero, le uova, la buccia dell'arancia e il liquore e impastate brevemente. Dovrete avere un impasto omogeneo e liscio (se dovesse risultare troppo secco, aggiungete un cucchiaio di latte o acqua). Fate riposare l'impasto in frigo per almeno 1 ora.

Stendete la frolla sul piano di lavoro spolverizzato di farina e ricavate delle strisce di circa 8 cm di larghezza. Al centro delle strisce spalmate la confettura di fichi e mandorle, spennellate i bordi con un goccio di latte e ripiegate i bordi in modo da chiudere bene il ripieno nell'impasto.
Tagliate ogni striscia in pezzi di circa 5 cm, girate con la chiusura verso il basso e posizionateli sulla teglia rivestita di carta forno.
Infornate in forno già caldo a 180° per circa 15 minuti, finché saranno ben dorati.
Fate raffreddare su una gratella e conservateli in una scatola di latta.
 


giovedì 26 gennaio 2017

Quello che ci piace - Una tazza di the ...o tisana

Non v’è problema così grande o grave che non possa essere diminuito da una buona tazza di tè.
(Bernard-Paul Heroux) 


Nello scorso post su una casa Hygge ho distrattamente saltato le bevande calde, caposaldo della filosofia hygge, quale migliore occasione per ricavarne un nuovo post?
Non so voi ma io adoro le tisane, la mia preferita quest'inverno è stata la mela con cannella.

lunedì 23 gennaio 2017

Quello che ci piace - Una casa hygge


La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive. (Banana Yoshimoto)

lunedì 16 gennaio 2017

Profumo di buono. Hygge e aromaterapia

oli essenziali

Nulla è più memorabile di un odore. Un profumo può essere inatteso, momentaneo e fuggevole, e tuttavia evocare un’estate della nostra infanzia su un lago di montagna. Un altro, una spiaggia al chiaro di luna. Un altro ancora un pranzo in famiglia con una teglia di arrosto e delle patate dolci durante un pazzo agosto in una città del Midwest. Gli odori esplodono morbidamente nella nostra memoria come mine terrestri cariche nascoste nella massa cespugliosa degli anni.
(Diane Ackerman)



Conoscete quella sensazione magnifica di quando si entra in una casa che ci accoglie con un magnifico profumo, delicato ma persistente?
Io la provo ogni volta che vado a trovare mia cognata. Non è mai un profumo 'artificiale', di quelli dei detersivi o dei vari profumatori per ambienti, di cui diffido un po', e non è solo questione di tenere la casa pulita e splendente, è piuttosto un profumo di buono che si diffonde nell'aria senza appesantirla. Un giorno le ho chiesto come facesse a mantenere quel profumo delicato in casa, sempre e comunque, e lei mi ha parlato dell'aromaterapia.
Più o meno ne conosciamo tutti alcuni degli effetti terapeutici (vedi l'uso dell'eucalipto per curare i raffreddori o della lavanda e dei suoi effetti calmanti) qui invece parleremo degli effetti degli oli essenziali sulla cura della casa e su come sfruttare le proprietà degli oli essenziali per creare un ambiente più hygge, più accogliente, nella nostra casa e dedicarci qualche piacevole momento di coccole (che non fanno mai male 😉)

Come fare una seduta di aromaterapia in casa

Perché non provare l'esperienza di una seduta di aromaterapia direttamente in casa nostra? ne guadagneremo in serenità (o in energia, a seconda degli oli che useremo) e ne guadagnerà anche la casa, profumandosi e trasformandosi in un nido più accogliente che mai!

  • Gli oli essenziali sono estratti tramite distillazione da fiori e piante che hanno proprietà benefiche: ad ogni olio corrispondono certe caratteristiche, ognuno è adatto ad un determinato stato d'animo. Bisogna conoscere le proprietà dei diversi oli per determinare quello più adatto al nostro caso: come è noto, la lavanda ha proprietà rilassanti, mentre la menta favorisce l'ottimismo e la lucidità del pensiero e il rosmarino migliora la concentrazione e la memoria. Per saperne di più sulle proprietà degli oli essenziali si possono consultare diverse guide e manuali, oppure parlare con il proprio erborista di fiducia (la mia mi ha dato un sacco di consigli utili, ne parleremo prossimamente!).
  • In alcuni casi si possono anche miscelare oli diversi per ottenere risultati combinati (lavanda, camomilla, dente di leone e aneto sono per esempio adatti al rilassamento).
  • Gli oli si applicano mediante massaggi (diluiti con poca acqua tiepida o con olio di mandorle dolci) direttamente sulla pelle, sulla parte interna dei polsi, sul collo, sulle tempie. Oppure con diffusori specifici (diffusori per candele o con vassoi di pietra, bastoncini diffusori e altro) o ancora sui capi di abbigliamento, proprio come fosse un profumo (ma attenzione a non scolorire o macchiare i tessuti).
  • Prima della seduta vera e propria, se avete intenzione di dedicarvi un momento hygge, è opportuno rilassarsi con respiri profondi e magari un po' di yoga, liberandosi completamente dai pensieri della giornata.


10 oli essenziali da tenere in casa 

Cercando in giro per il web troverete diversi elenchi e riferimenti agli oli essenziali davvero essenziali da avere sempre a portata di mano. 
Seguo greenme.it da diverso tempo e questi due articoli mi sembrano pieni di spunti da sfruttare. Ecco riassunti secondo loro i 10 oli che dovremmo avere a disposizione per far profumare la nostra casa e ottenere benefici diretti anche su noi stessi:
  1. tea tree (l'olio di melaleuca alternifolia è potentissimo e adatto a moltissimi usi: punture di insetti, acne, infiammazioni a gengive e bocca, lievi ustioni, eritema. Io ne uso due gocce dietro le orecchie dei bambini quando a scuola c'è l'allarme pidocchi, pare che allontani anche quelli!)
  2. eucalipto (ottimo per curare le infiammazioni dell'apparato respiratorio, si possono fare suffumigi con acqua calda, bicarbonato e eucalipto oppure impacchi antitosse diluendo l'olio di eucalipto in olio di mandorle dolci con cui fare un massaggio sul petto, coprendo poi con un panno caldo)
  3. lavanda (utilissimo per rilassare, sia a livello fisico che mentale, sia per gli adulti che per i bambini, diffuso in casa o sui cuscini oppure massaggiato sulle tempie. Ma della lavanda parleremo prossimamente in modo specifico: la adoro!)
  4. limone (ottimo per migliorare la concentrazione e aumentare l'energia, per favorire un'atmosfera più frizzante, si può usare anche per maschere per pelle grassa, massaggi anticellulite e anche per autoprodursi detersivi e prodotti per l'igiene domestica. È fotosensibilizzante, quindi non va usato sulla pelle nel caso di esposizione al sole)
  5. timo (la sua più grande forza è il potere antibatterico: nei periodi di influenza basta diffonderne qualche goccia nell'aria e l'ambiente è purificato. Si usa per raffreddori, influenze, malattie infettive, mal di gola e sinusite)
  6. menta (predispone all'ottimismo e alla lucidità mentale, ha un buon potere antinevralgico e digestivo. Non va usata in contemporanea a rimedi omeopatici perché ne riduce la resa)
  7. pompelmo (tonico e antisettico, combatte infezioni e raffreddori e stimola il sistema immunitario. Diffuso nell'ambiente aiuta a recuperare il buonumore, quindi è perfetto per tirarsi su il morale. È fotosensibilizzante, quindi non va usato sulla pelle nel caso di esposizione al sole e bisogna evitarlo anche in caso di uso di medicinali, in quanto può interferire con l'assorbimento)
  8. cannella (un massaggio sul plesso solare con poche gocce diluite in olio di mandorle dolci riequilibra e riattiva il metabolismo, stimola la circolazione, la respirazione e la digestione. Diffuso nell'ambiente crea un'atmosfera accogliente - molto hygge! - e leggermente afrodisiaca. È molto potente, può causare reazioni allergiche e va sempre prima diluito!)
  9. rosmarino (ha proprietà simili alla menta, stimola la concentrazione e la memoria e allevia nervosismo e ansia. Ha anche poteri depurativi e aiuta a eliminare tossine e acqua in eccesso, quindi viene usato per ridurre ristagni di liquidi e favorire la microcircolazione e sfiammare dolori muscolari. Aiuta anche il cuoio capelluto a rigenerarsi se aggiunto allo shampoo)
  10. citronella (allontana le zanzare ed è un ottimo antitarme, serve anche a stimolare il sistema nervoso e aiuta a riacquistare la calma)
In questi giorni sto usando qualche goccia di olio di eucalipto negli umidificatori dei radiatori e altre gocce sparse per casa nelle ciotole pot-pourri per evitare tossi e raffreddori, pare stia funzionando e il profumo in casa è di buono, di fresco, di pulito ed è molto molto rilassante!

Se poi avete anche voi dei bambini e volete qualche rimedio per i loro piccoli problemi potete usare:

  • olio di mandarino e arancio dolce, lavanda, camomilla romana e blu, noce moscata, ylang-ylang, melissa, incenso, achillea per calmarli
  • aneto e camomilla per le coliche dei neonati
  • eucalipto, tea tree, pino silvestre, timo, mirto, legno di rosa per tosse e raffreddore
  • menta, rosmarino, limone, pompelmo, bergamotto per favorire lo studio e la concentrazione (altri consigli potete trovarli anche qui, sul blog di Rossella Greci)
Tutto questo per confermare che ci si può concedere un piacevole momento hygge anche semplicemente portando nella nostra casa il profumo di buono, l'essenza giusta per curare anima e fisico. Che non fa mai male.

p.s.: e perché non fare aromaterapia cucinando una bella torta di mele e cannella, eh? se ne guadagna in diversi modi, direi... ;)

giovedì 12 gennaio 2017

La veranda | Equilibrio, Hygge e Yoga

Vrksasana - la posizione dell'albero
Tutte queste asana sono consigliate a chi è in cerca del proprio equilibrio interiore ed esteriore. Ma in fondo… chi non lo è?
(Claudia Porta, Trovare l'equilibrio)

Da quando è iniziato il nuovo anno (e son passati solo 12 giorni!) mi sono trovata spessissimo a concentrarmi su me stessa e sulle mie domande, sulle mie esigenze. Ho scoperto che - come tutti - ho un gran bisogno di ritrovare il benessere fisico e, finalmente, ho iniziato a prendermi cura di me: iniziare a praticare yoga mi ha aiutata moltissimo e so che, anche se ci vorrà molto tempo ancora prima di raggiungere un certo equilibrio, sono sulla strada giusta per raggiungerlo.

Seguo Claudia Porta da moltissimo tempo e i suoi post mi danno sempre dei buoni spunti per provare a lavorare su me stessa: quello di trovare l'equilibrio è uno dei miei obiettivi (o dovrei dire sankalpa? 😌) per questo 2017, visto che una bruttissima labirintite me l'ha portato via, e quando in una delle ultime lezioni di yoga abbiamo provato la posizione dell'albero mi sono resa conto di quanto sia importante recuperare l'equilibrio fisico per raggiungere anche quello mentale (se volete provarlo anche voi qui Claudia spiega come farlo).

Ecco, mentre provate a fare l'albero, qui in veranda, nel nostro spazio dedicato allo yoga, con il verde del bosco fuori, la temperatura giusta in questo freddissimo gennaio, la musica in sottofondo, il profumo e la candela accesa, pensate a quanto questa sensazione sia hygge
benessere, piacere e accoglienza
interiorità, contrasto e atmosfera

In tutti i casi quello che si diffonde intorno a noi è un tepore e una sensazione di piacere assoluto. Provo anche con altre delle asana consigliate da Claudia e il risultato non cambia: sì, da quando l'ho scoperto lo yoga per me è proprio uno dei modi per sentirmi felice! Continuerò a praticarlo e ogni volta sarà un momento hygge!

lunedì 9 gennaio 2017

Hygge!

hygge
Non serve conoscere ricette nazionali per imparare a vivere hygge: potete riuscirci chiedendovi semplicemente dove vi sentite "a casa", qual è il vostro ritmo naturale, cosa vi mette a vostro agio e vi dà una sensazione di benessere e relax, quali oggetti, luoghi, abitudini, vi regalano un senso di comfort. 
(da: Hygge. Il metodo danese dei piaceri quotidiani, Louisa Thomsen Brits)

Buon nuovo anno!
Iniziamo il 2017 carichi di buoni propositi, come sempre, e con qualche certezza in più: le feste natalizie appena passate mi hanno donato un tempo nuovo, quello del raccoglimento e dell'ascolto, e anche un tempo che non smetterà mai (me lo auguro!), quello della lettura.
Mi sono fatta avvicinare da tanti diversi libri in questi giorni, ma quello che mi ha catturata e coinvolta, quello che ha confermato molte delle mie convinzioni è stato questo:


La notoria felicità del popolo danese mi ha incuriosito per averne sentito parlare in giro, sul web e anche oltre. La semplicità dei modi di abitare nordici è da sempre una delle mie fonti di ispirazione per gli arredi e per le linee, essenziali ma molto molto accoglienti.
Poi qualche giorno fa ho scorto su più di un blog i commenti e le opinioni su questo libro e la mia curiosità è salita. Alla fine l'ho trovato dalle mie libraie preferite e allora i segni son diventati significato: dovevo leggere quel libro! 😄

Quella che segue non sarà una recensione del libro (quella la potrete leggere su ZeBuk) ma una riflessione su eventuali pregi e difetti di questo modo di vivere, fatto di soddisfazione e appagamento, di capacità di abbandonarsi al qui e ora e al piacere del singolo momento. Perché ne parlo in un blog che vuole raccontare la Casa e l'Abitare?

La felicità è come una farfalla; più la insegui, più ti sfugge, ma se concentri l'attenzione su altre cose, verrà a sedersi dolcemente sulla tua spalla

Un pensiero assolutamente condiviso e confermato, per me. Nello scorso mese abbiamo cercato di concentrarci sui piccoli piaceri, le piccole infinitesime gioie della vita e il risultato è stato quello di renderci conto che basta davvero poco, a volte, per toccare la felicità. 

In casa, nella nostra Casa, questa felicità è fatta di piccolissime cose: il senso di benessere, un semplice profumo di buono, la sensazione di essere protetti, al sicuro, in un rifugio caldo. Dove parlarne meglio che qui, nella nostra casaamodomio?

Sono tre gli elementi che pervadono ogni esperienza di hygge: interiorità, contrasto e atmosfera. Si sostengono e ampliano a vicenda,  forgiando la nostra comprensione del concetto. 

[...] Quando pratichiamo la hygge ci sentiamo nel posto giusto e protetti, ma consapevoli che il nostro rifugio ha confini fisici e temporali.

Proveremo, questo mese, a prendere spunti dal libro e ad applicarli alla nostra vita quotidiana, imparando a creare dei rituali che ci aiutino a tirar fuori il nostro modo di essere hygge.
Lo faremo insieme, se vi andrà!