lunedì 19 dicembre 2016

La veranda | Raccogliamoci

una candela per raccogliersi...

Il test da fare in ogni casa è:
fa sentire il visitatore a proprio agio?
(Philippa Tristam)

Ho passato una settimana intensissima. Sì, lo so, è così per tutti: il Natale, i preparativi, le cose da fare, le liste, i regali, i pranzi, le cene...
No, niente di tutto questo. 
Ho passato una settimana intensissima perché ho dato una buona parte del mio tempo ai bambini della scuola dei miei figli: hanno organizzato una settimana tutta dedicata al libro e alla lettura (nonché alla raccolta di fondi da destinare all'ampliamento e al rinnovo della biblioteca scolastica) e io sono stata chiamata in causa in qualità di lettrice, ed è stata una bellissima esperienza, ma mi ha sfiancato, lo ammetto.

Va bene, brava, ma questo cosa c'entra con l'Abitare? Qui è solo di questo che dobbiamo parlare, no? 

Sì. Infatti. È che dopo una settimana così intensa, piacevole ma impegnata, ieri sera, a fine evento, ho deciso che da oggi mi dedicherò solo a lei, alla Mia Casa. E alle Persone che la abitano. E non parlo di comprare regali o di addobbare ogni angolo, ma di viverla, la casa, e di vivere le persone che la abitano.

Tornando a casa, ieri sera, accendendo le luci, l'albero, il presepe ancora in progress (quest'anno l'hanno hackerato loro, i bambini, aggiungendo cose e disegni, è davvero "particolare"...), ho sentito una grande pace, un calore intensissimo, una voglia di raccogliermi, di accoccolarmi in un angolo e guardarla e salutarla; mi è venuta voglia di parlarci, con la mia Casa. Di trovare la gioia di viverla, senza ansie e senza assilli, semplicemente.
Se ci pensate bene tutto questo è quasi ovvio ma, davvero, in quanti riescono a farlo? C'è da correre, da pensare a questo e a quello, da fare pacchi, pulire bagni, stendere lavatrici, c'è da preparare il pranzo, incastrarlo con la cena e pensare agli inviti, agli addobbi... E i momenti in cui possiamo davvero goderci il nostro lavoro, l'atmosfera calda e accogliente del Natale, si riducono sempre di più.
Mi viene in mente allora un metodo che ho conosciuto e sto provando a mettere in pratica grazie ad un libro (ancora libri! 😏 il nuovo anno sarà il momento giusto per parlarne!)...

E allora raccogliamoci.
Troviamo momenti per guardare con occhi innamorati (lo siamo ancora?) il nostro nido. Cerchiamo dieci minuti per sederci in un angolo da cui non osserviamo mai il nostro soggiorno. Sediamoci comodi e ascoltiamo cosa ha da dirci; osserviamo in silenzio. Se qualcosa non va, da quel punto di vista, lo capiremo, se ci saranno da fare delle modifiche o porsi delle domande, sarà così che lo scopriremo. 
Prendiamo la pausa caffè (o the? o tisana?) come un appuntamento con lei, con la nostra Casa. Respiriamone il clima, la sua atmosfera, senza preoccuparci del disordine ma appuntandolo semplicemente tra le cose da modificare. E intanto ci saremo presi quei dieci minuti di respiro anche noi, ci saremo raccolti e avremo unito l'utile al dilettevole (sarà anche un modo per meditare, sì!)

Buone feste a tutti quanti, unaCasaaModoMio si prende qualche giorno di pausa, di silenzio, di ascolto e di raccoglimento, ci rivedremo prossimamente.

lunedì 12 dicembre 2016

La veranda | Di che colore sarà il 2017?


Il miracolo non è quello di camminare sulle acque, ma di camminare sulla terra verde nel momento presente e d’apprezzare la bellezza e la pace che sono disponibili ora.
(Thich Nhat Hanh)

La veranda, lo avrete capito, è il luogo dove fare quattro chiacchiere in relax, dove parliamo di argomenti e temi tra i più vari. È anche il luogo perfetto dove fare brainstorming, dove ragionare su cosa faremo, come lo faremo, quando lo faremo.
Da quando abbiamo aggiunto alla veranda lo spazio tutto nuovo dello yoga, è un luogo ancora più accogliente, rilassante e rigenerante.
E se dico "accogliente, rilassante e rigenerante", qual è il primo colore che vi viene in mente?

credits: Pantone
Ecco che come tutti gli anni, preciso e puntuale, arriva a sorriderci il nuovo colore ufficiale Pantone: Greenery!

A refreshing and revitalizing shade,
Greenery is symbolic of new beginnings

Così lo descrivono gli esperti: una tonalità rinfrescante e rivitalizzante, simbolo di nuovi inizi... e ne abbiamo un gran bisogno, tutti quanti, vero?


Inizio a guardarmi attorno e vedo come gli esperti abbiano ambientato questo colore negli interni delle case da abitare: e ripenso alla moodboard in verde, che ora è in fase di realizzazione nel nostro soggiorno, vi ricordate?
Greenery sa di primavera, di nuove gemme che si formano, di freschezza e di vita nuova che nasce, di vita all'aria aperta, di tepore in arrivo, di speranza. E non è una piccola gioia, anche questa?

credits: Pantone

Sì, questo verde mi piace un sacco, ha una vitalità e un'energia positiva incredibili, non lo pensate anche voi? 
Già lo vedo, sul mio amato divano grigio, a equilibrare l'arancio e a donarci una pausa rigenerante e rinfrescante... sì, sarà anche il nostro colore!

lunedì 5 dicembre 2016

Quello che ci piace | Ispirazioni che vengono da lontano

Дача 88 кв.м., Подмосковье
Professionista: Lavka-Design

Ogni famiglia ha un segreto,
e il segreto è che non è come le altre famiglie.

Quando ho voglia di rinnovare la casa, di solito, è perché nella mia vita sta succedendo qualcosa di importante. In questo periodo, per esempio, ho un gran bisogno di ordine e pulizia, di colori chiari e di spazio che possa accogliere (e raccogliere) l'amore, i ricordi, la famiglia. 
3 argomenti fondamentali, che non sono mai mancati nella mia vita ma che ultimamente si stanno rafforzando (sarà colpa dell'età? 😁). Sta succedendo qualcosa, sì, e la voglia di essere felici fa parte di questo gran cambiamento:

Be Merry!
Siate felici!

E quella piccola felicità quotidiana di cui parliamo questo mese, a volte, la puoi ritrovare anche nello scoprire la risposta giusta al tuo 'problema progettuale' gironzolando senza meta tra le immagini del web, perché no? 
Mi spiego meglio: fra i miei progetti per il 2017 ci sono alcuni interventi da mettere in opera nella casa delle vacanze, quella costruita con un bel po' di fatica dai miei genitori intorno agli anni '80 in un piccolo terreno di proprietà di mia nonna nel bel mezzo della campagna-mare al confine col Salento. 
Da una parte c'è un intervento sostanzioso sulla struttura, per aumentare i posti-letto, dall'altra c'è un voler vedere la casa come un rifugio non solo estivo, una speranza di poterlo sfruttare anche per micro-vacanze autunnali o primaverili. 
E - soprattutto - la volontà di eliminare il superfluo, l'anonimo, e di farne un raccoglitore attivo di ricordi per i miei figli: ho passato estati bellissime in questa casa e nella campagna che la circonda, abbiamo vissuto esperienze familiari forti e coinvolgenti, e voglio che il ricordo di tutto questo rimanga forte, non solo per me ma anche per i miei figli.

Curiosando su Houzz (sito scoperto da poco e che mi piace un sacco!), fantasticando sui mille miglioramenti che potremmo fare in casa e fuori, mi è saltata agli occhi questa dacia, ristrutturata da una famiglia nella campagna di Mosca:

Дача 88 кв.м., Подмосковье
Professionista: Lavka-Design


Sebbene io ami vivere in un ambiente più moderno, un po' più più hi-tech, questa serie di immagini mi hanno dato moltissimi spunti: ci ho trovato una gran cura, la fantasia e l'amore per gli oggetti che conservano la storia e i cimeli di famiglia, la passione per la ricerca, lo spulciare nei mercatini vintage e nei laboratori artigiani locali, i colori chiari, precisi, e la purezza e la pulizia di quelle case un po' in stile "della nonna", non credete?


Дача 88 кв.м., Подмосковье
Professionista: Lavka-Design
Questi colori non starebbero per nulla male neanche nella nostra casa al mare, vero?


Ecco, questo è uno di quei momenti di piccola felicità: la riscoperta della trasmissione delle tradizioni, la risposta a chi sostiene che il futuro non guarda indietro, la volontà di trasformare il proprio modo di vivere e di Abitare facendolo però nel rispetto di chi è venuto prima di noi. E facendo tesoro dei loro progressi ma anche dei loro errori, perché no? 😀

giovedì 1 dicembre 2016

Il tema del mese | Be Merry, Sii Felice!

Non so se conoscete Tatti ma se non la conoscete dovete farlo al più presto! una donna così non ve la potete perdere! Si chiama Annalisa Bocedi ma per me è e sarà sempre Tatti, e sa fare un sacco di cose, tra grafica, cuciture, fantasia e sogni da realizzare...
Un giorno la intervisteremo e le chiederemo moltissime cose (da quanto non facciamo una delle nostre interviste, vero?)

Torniamo a noi. L'anno scorso mi sono innamorata di un suo timbro, questo:
l'ho visto qui!
e lei mi ha fatto arrivare un pacchettino speciale proprio quando ne avevo bisogno (è una specie di Mary Poppins dolcissima, la mia Tatti che arriva sempre al momento più opportuno!).
Dall'anno scorso quindi timbro cose, biglietti, inviti e segnalibri anche fuori stagione natalizia con il suo timbro e non mi stanco, perché non c'è bisogno che sia Natale per essere felici, vero?

Ecco perché il nostro tema di dicembre sarà proprio questo:

Be Merry
Sii Felice

Ce lo meritiamo tutti.
Sarà un mese di piccole cose che ci fanno felici, di piccoli progetti che vedono la luce, di oggetti minuscoli che ci aprono il cuore, di cose gigantesche che sono gioia pura.

E voi? qual è la cosa che vi fa davvero felici?

lunedì 21 novembre 2016

La veranda | Om Shanti

Vista rilassante sul verde di un bosco
La veranda si affaccia sul mare delle spiagge bianche tropicali da un lato, su vette innevate e immacolate da un altro, su città affollate e caotiche da un altro ancora.
E poi sulle campagne coltivate quando occorre, sui borghi ben curati e mantenuti, sulle fabbriche dismesse in periferia da rivalutare, sul verde silenzioso e ispirante di un bosco di montagna, quando è di quello che abbiamo bisogno

Eccoci.
Siamo accoccolate nella nostra veranda, tutte insieme, tazza di the tra le mani, e abbiamo finalmente deciso un nuovo passo: stiamo ampliando la nostra veranda per far spazio ad un nuovo interesse, lo yoga.
Il corso di yoga è appena iniziato e sto imparando tanto, ma la cosa fondamentale che mi ha dato - che mi sono voluta donare - è prima di tutto l'essere in pace con me stessa. Il tenermi presente, in ogni momento. Il fare attenzione e osservare.

Parleremo spesso di yoga a modo mio e quindi avevamo bisogno di uno spazio dove praticarlo in completa serenità, senza distrazioni e con tutto ciò che ci occorre. La veranda è il posto giusto dove farlo: arriveranno persone a parlarne (qualcuno è già arrivato, vero Francesca? e anche qualcun altro! Ancora mille grazie, Lucia!), leggeremo libri, cercheremo di costruire il luogo ideale davvero, nelle nostre vere case, insieme.

Abbiamo un sacco di insegnanti da cui attingere informazioni e notizie, chiederemo a chi lo pratica in modo serio, ci metteremo tutto l'impegno.


Intanto, giusto per cominciare a fare brainstorming, qui avete visto le idee che abbiamo pescato in giro per il web: la nostra veranda è il luogo ideale per i sogni e la casetta di legno tutta vetrata e immersa nel verde del bosco rende bene quello che abbiamo in mente per la veranda. 
Ve l'avevamo detto: 
chiuderemo i vetri al freddo
ma lasceremo entrare la luce e la natura.
E il benessere. E la pace interiore.

Om-Shanti

"Om-shanti" è sanscrito: significa pace interiore, pace nella mente e nel corpo. "Om-shanti" significa pacificare la nostra anima: il suono sh di shanti (pace) produce una vibrazione che ha un effetto rilassante sui sensi e sul sistema nervoso di chiunque (pensiamo allo shh che diciamo quando cerchiamo di calmare un bambino che piange) e il mantra Om-shanti ha la capacità di far realizzare questa bellissima forma di augurio.

Da parte nostra lo stiamo facendo in questo mese di novembre dedicato al tempo per noi, alle cose che ci fanno star bene e che però non abbiamo mai tempo di fare.
Perché Abitare vuol dire anche questo: vuol dire fare del luogo in cui si vive un luogo di pace e di serenità, vuol dire renderlo capace di rilassarci quando torniamo dalle mille attività quotidiane fuori casa, vuol dire farne un nido accogliente e rassicurante.

Proviamoci insieme, siete d'accordo?

giovedì 17 novembre 2016

Quello che ci piace | Lo spazio dello yoga


Gli attrezzi più importanti di cui hai bisogno per fare yoga sono il tuo corpo e la tua mente.
(Rodney Yee)


Ma vogliamo ispirarci un pochino anche per il contorno? ecco alcune idee "a modo mio" per arredare il nostro spazio yoga:
 In veranda 
o in qualsiasi angolo della casa 

Per chi ha un angolo un po' più ampio 
My Houzz: Meditation Room Made With Reclaimed Windows

lunedì 14 novembre 2016

Abbiamo ospiti! | Lo yoga in salotto

Francesca ci presenta una sua amica, Lucia: conosciamola insieme e impariamo qualcosa di più sullo yoga e su come praticarlo... in salotto! :)


Sono sempre stata attirata dalla disciplina dello yoga, ho sempre pensato che sia una ottima ginnastica per il corpo e lo spirito. Da ragazzina avevo dei libri sull’argomento e mi dilettavo ogni tanto a provare qualche posizione, ma non ho mai praticato sul serio. Eppure mi sarebbe servito così tanto… all’università soffrivo di ansia sotto esame e chissà, se avessi conosciuto le tecniche di respirazione e rilassamento magari avrei vissuto quel periodo con maggiore serenità.

Mi sono iscritta a un corso di yoga quando aspettavo la secondogenita (ne abbiamo parlato qui): dopo il primo parto traumatico (parto naturale e senza alcuna complicazione, ma dolorosissimo) ho pensato che imparare a respirare e rilassare i muscoli e il cervello mi avrebbe aiutata a sopportare meglio le contrazioni. Poi non ho fatto in tempo a mettere in pratica ciò che avevo imparato al corso perché la bimba ha deciso di nascere prematura con taglio cesareo d’urgenza ma questa è un’altra storia.
Ancora adesso sono affascinata dalla filosofia buddhista, dalla mindfulness e dallo yoga, e ogni tanto mi sdraio sul tappeto in fondo al nostro letto per stiracchiarmi e fare qualche minuto di meditazione.


Nonostante praticare sotto la guida di un insegnante sia la cosa più auspicabile, soprattutto se avete difficoltà a livello fisico, la pratica dello yoga può anche essere effettuata in casa, ritagliandosi uno spazio e un momento di tranquillità. 
Se c’è però una persona molto più ferrata di me sullo yoga casalingo e autodidatta, questa è Lucia, del blog nel mondo di lu. Ho pensato quindi di fare a lei qualche domanda per saperne di più sullo yoga in salotto.


Lucia, quando hai cominciato a interessarti allo yoga? C’è stato un evento scatenante o è stata una passione nata piano piano?
Ho cominciato a interessarmi allo yoga nel 2008 per un motivo un po' sciocchino, più adatto a una adolescente che a una mamma di 37 anni, se vogliamo, perché lo praticava assiduamente il mio idolo musicale, Adam Levine, il frontman dei Maroon 5.
Adam Levine
Tu pratichi lo yoga in salotto: ci descrivi la stanza e l’angolo che ti sei ricavata per questa attività?
Pratico yoga in salotto perché è la stanza più grande della nostra casa, ho scelto l'angolo più libero, una sorta di rettangolo nel quale stendo il tappetino in diagonale. Sto sotto la finestra, che delimita il lato lungo del rettangolo, il viso verso la porta di ingresso, i piedi verso il caminetto che in inverno mi accompagna, acceso, insieme ad una candela profumata e alla luce calda di una lampada da tavolo.

Che abbigliamento preferisci?
In inverno indosso un pantalone comodo tipo panta-jazz e una maglietta sottile in cotone a manica lunga, piedi scalzi. In estate fuseaux da ginnastica allo stinco con canottiera, spesso i calzini di cotone per evitare che col sudore la pianta del piede scivoli sul tappetino che comunque copro con un asciugamano in cotone o un vecchio lenzuolo.

Utilizzi video, dvd, supporti audio durante lo yoga o segui la tua ispirazione?
Ho imparato tantissimo da alcuni canali di yoga su YouTube, principalmente in lingua inglese. Per alcuni anni ho fatto due volte a settimana un corso di yoga nel circolo ricreativo della frazione in cui abito. Confesso Che praticare yoga guidata mi ha aiutato a concentrarmi su respirazione e rilassamento, il lato negativo è che il, pur autodidatta, ero già più avanti rispetto alle altre signore che frequentavano il corso e quindi spesso per me le lezioni erano un po' ripetitive, poco stimolanti. Ho smesso non per questo motivo ma per il fatto che le lezioni si tenevano in una stanza molto fredda e questa temperatura non favoriva il rilassamento né l'allungamento muscolare.

La tua famiglia (marito e figlio di 15 anni e mezzo) ti supporta in questi momenti, magari sanno che non devono disturbarti o addirittura si uniscono a te? oppure pratichi quando sei a casa da sola?
Generalmente pratico yoga nel tardo pomeriggio, dopo le 17/18 , di solito per 30/40 min seguendo i video che ho scaricato sul mio ipad. A quell'ora mio marito e mio figlio sono solitamente a casa, sanno che faccio yoga e in genere non mi disturbano anche se spesso si affacciano nella stanza e mi prendono in giro scimmiottando magari le parole che mi guidano e che escono dall'ipad. Non si sono mai uniti a me, ho provato a coinvolgere mio figlio quando era più piccolo, ma gli prendeva la ridarella e quindi smetteva senza neanche avere incominciato.

Dall'alto in basso:
Plank Pose, la posizione della tavola
Chaturanga Dandasana, la posizione del bastone a terra
Upward Facing Dog, il cane che guarda in su

giovedì 10 novembre 2016

Viva il fai da te! | Art Therapy: coloriamo? :)

Un gufo! La mia passione!

Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima.
Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’Anima è un pianoforte con molte corde.
L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.


Dai che lo sapete tutti di cosa sto parlando! Negli ultimi periodi sono nati libri e riviste e pubblicazioni come se piovesse, ovunque si vedono persone intente a colorare disegni: mamme con bambini in culla, manager in carriera, casalinghi indaffarati. Tutti lì a colorare e a fare arzigogoli e disegnini perché è la moda del momento, altro che sudoku o yoga o thai-chi.
Volete sapere una cosa? Con noi ha funzionato alla grande! E dico la verità tutta la verità nient'altro che la verità? A modo mio, lo facevo già millemila anni fa, prima che scoppiasse la mania: erano i miei dieci minuti di relax, prima di iniziare a studiare: foglio gigantesco fissato sul tecnigrafo, pennarelli alla mano e via, tra volute e tratteggi, alla scoperta di quello che pensava la mia mente.

un mandala di sabbia

Claudia Porta, in uno dei suoi ultimi post ha parlato dei mandala e degli effetti terapeutici che hanno sulla mente e sul cuore. Della loro capacità di farti ritrovare l'equilibrio, se usati come supporto quando si lavora sulla meditazione e sulla concentrazione:
"Lavora dall’esterno verso l’interno se stai cercando il tuo centro; dall’interno verso l’esterno se invece hai bisogno di aprirti verso il mondo, verso gli altri."

È vero: colorare aiuta a concentrarsi sul sé. Aiuta a aprire la mente - sempre occupata in mille attività - e a concentrarla sui propri pensieri. Provateci anche voi: lo so che il tempo è poco e vi parrebbe di passarlo a non far niente di utile e produttivo, ma... altroché se starete producendo: sarà un far bene a voi stessi!
Il web è pieno di immagini e illustrazioni da colorare, alcune ispirate ai mandala altre semplicemente bellissime, da vedere e da colorare.

Tempo!
Nel post editoriale del mese abbiamo inserito questa immagine free, che rappresenta il tempo da dedicare a noi stessi. Perché non prendete le matite, vi stampate la pagina e vi ritagliate, proprio ora, cinque minuti di relax e meditazione? 
Oppure guardate che belle queste: il concorso è già scaduto ma le illustrazioni sono bellissime e piene di particolari da rifinire e virare nelle sfumature che preferiamo!
Io, che ho una passione smodata per i gufi, ho trovato queste pagine stupende, tutte dedicate ai miei amati rapaci, le ho stampate e ne ho fatto un album A5 pret-a-porter, da avere sempre a disposizione in borsa, insieme ad un astuccio ripieno di pennarelli fini (che le matite poi vanno appuntate e chissà se trovi il luogo adatto dove farlo... metti che sei alla fermata del bus?)
E i suggerimenti non sono ancora finiti: Alisa Burke è una mia recente scoperta: a parte la sua bravura e i mille colori di cui si circonda, spesso offre ai suoi lettori pagine free da colorare. Questa è appena uscita: sa di autunno e di gioia di vivere, non credete?

Ma - alla fine del discorso - cosa facciamo, poi, con tutte queste illustrazioni colorate? Perché abbiamo scritto questo post nella sezione Viva il fai da te?

Un quadretto... spinoso!

Ci sono mille possibilità, se ci pensate: farne quadretti da regalare agli amici, per decorare la vostra casa o l'angolo yoga che avete creato per voi (la nostra Francesca ha messo una sua opera proprio dove si dedica allo yoga, guardate qui), pagine per colorare la vostra agenda personale (e per dedicarvi al colore anche in ufficio!), realizzare biglietti di auguri da regalare alle persone che amate, oppure farne segnalibri per le vostre letture. E certo le possibilità non sono finite qui, vero? Basta metterci un po' di fantasia e la giusta dose di meditazione e di amore per sé... :)

lunedì 7 novembre 2016

Abbiamo ospiti! | Lo Yoga a modo mio


Oggi abbiamo chiesto a Francesca - sì, proprio lei, lei che ci racconta di Una casa a modo mio in un mondo nuovo! - di raccontarci del suo rapporto con lo yoga, visto che in questo mese ci dedicheremo al tempo per noi e tra le altre cose cominceremo a fare yoga anche noi della Casa!
Prossimamente Francesca ci regalerà anche un'intervista interessantissima con una persona che di yoga ne sa qualcosa in più. E poi chissà, magari il nostro appuntamento con lo yoga diventerà più costante e approfondiremo l'argomento facendo un po' di ricerca. Ci state a fare yoga insieme a noi? Il nostro angolino in veranda lo stiamo già preparando, lo vedrete presto! ;)
°°°
Non ricordo di preciso il momento in cui lo yoga è entrato nella mia vita: ricordo solo che è una disciplina che mi ha sempre affascinato.
Non ho mai frequentato assiduamente dei corsi, ma ho letto dei libri: la mia conoscenza dello yoga è piuttosto autodidatta, per cui se volete sapere qualcosa di serio sull’argomento vi consiglio di rivolgervi a qualcun altro…


Quando ero incinta della mia secondogenita ho frequentato un corso di yoga per la gravidanza: ero rimasta traumatizzata dal primo parto e volevo essere in grado di affrontare il secondo in modo più tranquillo, magari respirando nel modo giusto. Poi la bimba mi ha fatto lo scherzo di nascere due mesi prima con un cesareo d’urgenza quindi non ho avuto modo di testare l’efficacia dei metodi che avevo imparato.




Dopo la sua nascita ho frequentato per qualche mese un corso di yoga con il neonato, una serie di posizioni rilassanti con la bimba stesa sulla mia pancia, oppure delle tecniche di massaggio alla bimba.

Ma nonostante questa conoscenza così, lo ammetto, superficiale, lo yoga ha preso posto nella mia vita e nella mia casa: cerco di ritagliarmi almeno tre quattro volte la settimana dei momenti da dedicare al rilassamento e allo stretching. 
Nella mia camera da letto c’è un tappeto davanti alla finestra che dà sull’uliveto: ai lati della finestra due cassettiere, sopra a una cassettiera ho appeso un quadro che ho fatto io a olio su tela, che racchiude secondo me la filosofia per affrontare la vita con serenità:

“Il segreto della salute fisica e mentale
non sta nel lamentarsi del passato
né nel preoccuparsi del futuro
ma nel vivere il presente con saggezza e serietà”



Questi sono i cardini della filosofia buddista: vivere con il pensiero sempre rivolto al qui e ora, saper apprezzare ogni piccolo momento di gioia e serenità, coltivarli per attingere alla pace che ne deriva. In questo modo impariamo a vivere in modo consapevole ogni momento, con gli insegnamenti della mindfullness, che unisce momenti di pratica e una consapevolezza diffusa durante tutta la giornata.

giovedì 3 novembre 2016

Il tema del mese | Tempo per me

Tempo!

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.


Nel mese appena passato abbiamo fatto ordine e pulizia nella nostra Casa. Abbiamo ricominciato a pensarla e a curarla, trovando spazio e tempo per dedicarci al nido che ci accoglie e ci dà riparo, protezione, calore, sicurezza.

Ora è giunto il momento di pensare a noi.
Di trovare tempo per noi. In tutti i sensi, non solo nel blog ma anche nella vita reale: io personalmente ho appena iniziato un nuovo corso di yoga, dopo averne frequentato uno anni fa e averne guadagnato tanto in salute; ho però perso per strada la costanza di seguire la mia insegnante, nel tempo. La riflessione fatta a novembre, questo nostro Ricominciare, mi ha dato la spinta a ricominciare davvero anche alcune buone abitudini che avevo perso. Il tempo per me è una di queste.

Novembre sarà allora un mese dedicato al corpo e alla mente. Ci occuperemo di yoga da autodidatti, di piccole attenzioni da dedicare alla casa per farla respirare e vivere insieme a noi, di piante da curare, di relax. Di Tempo con la T maiuscola.

Ancora tempo!
E poi, sfruttando anche le fonti gratuite del web, coloreremo pagine: perché no? Art Therapy o no, anche quello è tempo per noi... :)

E poi e poi, importantissimo, inaugureremo un nuovo spazio nella Casa: chiuderemo i vetri al freddo ma lasceremo entrare la luce e la natura. E il benessere.

Insomma, Novembre sarà TEMPO PER ME. Voi ci sarete? :)

lunedì 31 ottobre 2016

Leggere e Abitare | Space Clearing, Lucia Larese

Trovate la recensione del libro e il parere della nostra psicologa su Zebuk, qui!

''Non si sa mai - potrebbe tornare utile!''

"È come nuovo!"
"È costato una fortuna!"

Se una di queste frasi vi viene in mente quando state decidendo sulla sorte di un oggetto, siete certi che si tratta di clutter!
Fatevi coraggio e buttatelo senza rimpianti.


Ho letto un libro. Ma va'? - diranno i miei amici lettori. Ok, lo so benissimo che questa non è una novità e che leggo mari e oceani di libri, ultimamente, ma questo - anche questo, come molti dei libri che mi capita di leggere - arriva al momento giusto.


Si intitola Space Clearing, è di qualche anno fa, lo ha scritto Lucia Larese e magari ha anche qualche difetto, lo ammetto (il font! quel tremendo comic sans! :D ) 
Il succo, però, è fondamentale:
"fare spazio intorno a noi fa bene non solo alla casa ma anche a noi stessi,
al nostro benessere e alla nostra mente"

E va bene, lo sapevamo già, non occorreva spendere soldi per capirlo. Solo che questo formato di libro, con micro "lezioni" settimanali, con una storia in sottofondo da seguire, con piccole perle di saggezza, con tanti consigli e compiti da svolgere, aiuta molto.
Sto imparando a fare spazio ogni giorno, con costanza, e magari è la volta buona che quel caos totale trova fine. Lo so. Ne sono certa, perché questa volta sono io a volerlo.

Un'abitazione disordinata e straripante di cose superflue corrisponde ad un confuso ed inconcludente approccio esistenziale. Se in casa ci sono soltanto cose che usiamo ed amiamo, la casa diventa un'impareggiabile fonte di sostegno e nutrimento psicofisico. [...] gli oggetti più disparati che non sappiamo nemmeno più perché teniamo, sono accumuli di cose [...] che invadono il nostro spazio non solo fisico, ma anche mentale ed emozionale.

Esistono diverse discipline orientali (Vastu, Feng Shui) ma anche alcune occidentali (come la geomanzia) che aiutano a progettare e a costruire i luoghi da Abitare secondo regole che donino allo spazio la giusta armonia, la prolificità e l'energia positiva migliori per la nostra vita.

Ecco, diciamolo: noi della Casa non siamo superstiziose e non crediamo alle favole (non  a tutte, almeno!) ma, verificate sul posto, spesso queste teorie tornano, e questa cosa ci piace tanto.

E poi "Space Clearing" sa di aria pulita, di armonia, di chiarezza. E ne abbiamo tutti bisogno, vero? :)

Per chi volesse approfondire:

Lo Space Clearing è una tecnica nata da una costola del Feng Shui, l'antica arte cinese che interpreta la casa come specchio della nostra esistenza e detta regole su come orientare la casa, su come arredarla e mantenerla per attrarre fortuna, benessere e armonia nella nostra vita. 
La funzione principale dello Space Clearing è quella di eliminare il superfluo, i clutter: tutti quegli oggetti che serialmente tendiamo ad accumulare nella nostra casa e che pian piano formano dei cumuli inutili e inutilizzati, che soffocano le energie positive e ci impediscono di aprirci alla vita.

Riconoscere il disordine
Lo ammetto, in casa mia ultimamente se ne erano formati diversi, di questi clutter: sono sempre stata un'accumulatrice, e su questo sto continuando a lavorare, ma quello che ho visto, dopo aver osservato tutto da un diverso punto di vista, è stato molto istruttivo.
Mi sentivo soffocare quando entravo in casa, non avevo quella bella sensazione di calore e accoglienza che c'era sempre stata. Mi sentivo poco propensa ad accoccolarmi sul letto come ho sempre fatto. E non mi andava più nemmeno di stare in cucina, che orrore! :) 

Poi li ho visti, li ho riconosciuti: i clutter se ne stavano lì, belli tranquilli, appena varcata la soglia di casa (quel maledetto mettitutto era pieno stracolmo!), sul comò bianco tanto amato e dietro la porta della camera da letto, sul piano del forno in cucina. Erano tutti lì in primo piano e io non me ne ero nemmeno resa conto!

Allora ho provato a seguire i consigli, evidenziato i punti difficili, affrontati uno alla volta con un repulisti definitivo e ora, molto più di prima, respiro!

Respiro! :)

La cosa più complicata per me - ma arriveremo anche a questo :) - sarà il mantenere nel tempo questa chiarezza, e si tratterà di un cambio di atteggiamento mentale: ricordate quando parlavamo di spazio?

Fare spazio al nuovo
Less is more, lo sappiamo, e il saper vivere con l'indispensabile è fondamentale. Non si tratta di accontentarsi o arrangiarsi ma di essere coscienti che davvero poco è quello che ci serve nella realtà mentre il resto è solo "roba che ci fanno comprare".

Dovremmo sforzarci di non chiederci più, quindi

"mi potrà servire?"

ma solo
"come mi potrà essere utile? serve a migliorare la mia energia o mi farà sentire depressa ogni volta che lo vedrò in giro per la casa?"

Pensateci bene: quanto tempo dedicate a sistemare la casa? E quanto a godervi i piaceri e le cose belle della vita?
"più cose inutili abbiamo attorno e più la nostra energia sarà trascinata verso il basso, verso le faccende materiali e ci allontanerà dagli scopi più nobili della nostra vita"
La lettura - e il lavoro di decluttering - proseguono e continueranno con altri libri sullo stesso tema. Coscienti che non basterà leggere un libro per ottenere la felicità, che non esistono formule magiche che puliscono e riordinano casa (per esempio, i famosi metodi della Kondo mi lasciano un po' perplessa...) ma la strada è segnata: facciamo spazio al nuovo, eliminiamo l'inutile e il superfluo. 
Ne otterremo in cambio aria fresca e pulita, più ordine e più libertà:

Disfarsi del superfluo vuol dire liberarsi e lasciarsi andare allo scorrere della vita che vi offrirà quello di cui avete bisogno piuttosto che farvi conservare le cose per sempre, perché "non si sa mai"!