giovedì 27 ottobre 2016

La veranda | Breathe




Bentornato autunno! Bentornate luci e ombre di una stagione incantevole come poche e un bentornato a chiunque non ha smesso di seguirci, nonostante la lunga pausa estiva.
Si ricomincia e lo si fa, come sempre per le cose importanti, con un profondo respiro...


 fonte Pixabay

... e accompagnati dalla giusta musica:


 

lunedì 24 ottobre 2016

Una casa a modo mio, in un Mondo Nuovo - Capitolo 5: il trasloco


Vi abbiamo promesso che questo sarebbe stato il mese del Ricominciamo e allora ricominciamo a seguire le avventure della nostra amica Francesca, che un passo alla volta sta costruendo la sua casa a modo mio: oggi ascoltiamo il racconto di una tappa fondamentale e faticosissima (ma anche ricca di ricordi preziosi, vero Francesca?) :)
Quinto passo: il trasloco
Con l’avvio dei lavori di costruzione della casa, abbiamo cominciato a pensare al trasloco. La costruzione di una casa in legno è più rapida rispetto una casa in cemento, quindi il trasloco era oramai imminente.
Come prima cosa ci siamo fatti fare un paio di preventivi: nella casa di partenza c’erano le scale e l’ubicazione al secondo piano che rendevano le operazioni leggermente complesse e i preventivi non erano bassi. Da veri appassionati del fai-da-te abbiamo cominciato a pensare all’idea di fare il trasloco da soli, con la nostra macchina. Secondo me era un’impresa titanica, che avrebbe richiesto tempi lunghissimi e una gran fatica; secondo mio marito invece era una cosa fattibile.
una parte degli scatoloni preparati 
Ho cominciato a dedicarmi all’inscatolamento degli oggetti di casa nostra: piatti, bicchieri, soprammobili, cianfrusaglie, libri… tutto è stato passato al vaglio del “lo tengo – lo butto”. Un trasloco è un’ottima occasione per fare un po’ di decluttering, per liberarsi del superfluo.
Ecco un consiglio che può far risparmiare tempo e fatica:
cominciate dai libri (già letti) e lasciate per ultimi gli oggetti di uso più quotidiano; può sembrare un consiglio banale ma ciò che è inscatolato non lo ritroverete più per un bel pezzo! E scrivete bene su ciascuno scatolone cosa ci avete messo dentro e in che stanza andrà, ridurrà il tempo speso a cercare poi le cose nella casa vuota.

Man mano che io liberavo i mobili, mio marito li smontava (il vantaggio di una casa con mobili Ikea o autoprodotti!) e li caricava in macchina. Quasi ogni giorno lui si recava in cantiere per controllare l’avanzamento dei lavori oramai quasi giunti al termine, e con l’occasione portava ogni giorno un pezzo di casa nostra. Sembrava impossibile, ma con questo sistema siamo riusciti a trasportare nel giro di un mese tutti i mobili da casa vecchia a quella nuova.
È stato un lavoro impegnativo e smontare e trasportare mobili giù per le scale è stato anche faticoso: ancora ridiamo ricordando il giorno in cui trasportammo il divano a tre posti, con mio marito che mi chiedeva “Ma sei sicura di farcela?” e io imperterrita rispondevo “Certo certo!” intanto che soccombevo sotto il suo peso.
L'ultima cena nella vecchia casa

Un'idea divertente per salutare la vecchia casa? l'ultima cena, quando tutto è smontato o inscatolato, si può trasformare in un divertente pic-nic sul pavimento del salotto! Sarà un bel modo per salutare e ringraziare i vecchi muri e i bei ricordi che ci hanno donato :)
Ci sono stati dei giorni in cui nessuna delle due case era comodamente vivibile: in una avevamo i letti ma nella seconda era rimasta la cucina. Ma il risparmio economico è stato notevole e i nostri mobili hanno avuto un trattamento delicato e familiare.
È stata un’avventura che ancora oggi lascia a bocca aperta chi la sente per la prima volta, soprattutto vedendo in casa nostra la mole dei mobili presenti!
p.s.: a proposito di traslochi, sono capitata per caso su un post di Erbaviola che non avevo ancora letto e non ho resistito, dovete leggerlo anche voi! Ecco tutti i segreti per traslocare facilmente in 6 mosse! Ovviamente a voi la scelta di decidere sul metodo che più vi piace per il prossimo trasloco che affronterete ;)

lunedì 17 ottobre 2016

Quello che ci piace | iPot per dividere


iPot Design
Vi dico la verità? Mi sono letteralmente innamorata! 
Soluzione semplice, quasi un uovo di Colombo, di cui ci sono già tante versioni e interpretazioni. Qui però ci ho visto una leggerezza incredibile, un sacco di versatilità, la comodità di costruirsi la struttura proprio come si vuole e di poterla cambiare quando si vuole, e anche la soluzione perfetta per un progetto a cui sto lavorando.


Avete presente quegli ingressi-soggiorno-pranzo-angolocottura che spesso ci propinano i progettisti-non-ragionanti? 
Ecco, ne devo risolvere un altro... :)



E poi amo alla follia le linee dritte e pulite, lo spazio aperto, il verde e i libri. E qui ci sta davvero tutto, e tutto in ordine, dalle piante (da piantare direttamente con la loro terra nei sacchetti impermeabili forniti nel kit), ai libri, alla vasca per i pesci! ;)



E poi è un progetto firmato da uno studio di progettazione italiano ed è prodotto in Italia: questo mi piace tanto tanto tanto... :)



lunedì 10 ottobre 2016

Quello che ci piace | Armadi in ordine

C’è meno disordine nella natura
che nell’umanità (Edgar Morin)

Ridiamoci su, non siamo le uniche persone che all'arrivo dell'autunno cercano di ristabilire un minimo di ordine nella propria vita e nei propri armadi, vero? Ecco anche a voi allora una rassegna di suggerimenti per ristabilire quell'ordine che manca ad una certa parte dell'umanità... ;)

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giovedì 6 ottobre 2016

Modi di abitare | 3 consigli per fare ordine e ottenere spazio intorno a noi

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere
così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico. [...] (Don Herold) 
Quanti diversi modi di abitare esistono? C'è chi ha una casa impeccabile e immacolata ma di quelle che quando ci entri il gelo ti avvolge all'istante, c'è chi ha una casa viva e piena di vita e di amore ma non trova mai nulla quando lo cerca, poi ci sono le vie di mezzo, quelle più giuste, quelle che (almeno io) vorremmo raggiungere: ordine e pulizia senza arrivare all'asettico.
In giro abbiamo trovato tantissime idee e proposte e consigli da sfruttare per migliorare il nostro rapporto con la Casa e con il nostro Abitare, ve ne proponiamo 3, giusto per non esagerare, che riassumono bene l'indispensabile:

Il cambio di stagione

Il primo consiglio passa dal guardaroba. Ce lo dà spassionatamente Justine, di Le Funky Mamas (le adoro!): la dieta del cambio di stagione. Perché lo sapete tutti, vero, che è arrivato il momento di farlo? :) Con il suo sistema sarà un piacere!

Le pulizie d'autunno


Il secondo consiglio arriva dal blog che noi della casa amiamo con tutto il cuore: ZeBuk! È il nostro primo blog, quello dove condividiamo la nostra passione per la lettura e grazie al quale ci siamo conosciute (in realtà Gabri la conoscevo già prima, ma ho fatto prestissimo a coinvolgerla ;) ).
Lo zen e l'arte delle pulizie è testato sulle mie incredibili incapacità di fare le pulizie, sulla mia allergia mentale ad ogni detersivo e blablabla. Ho sempre creduto che la natura potesse darci già da sola le armi giuste per mantenere pulizia e ordine senza intossicarci con tutti quei prodotti chimici: qui trovate molte ricette per produrre da soli i vostri detersivi e tanti consigli e trucchi per eliminare macchie e sporco. Se poi avete voglia di leggere e cercate altri consigli sulle pulizie potete trovarli qui, magari scoprite il libro che fa per voi! ;)

Refresh your home


Il terzo ma non ultimo consiglio viene da Apartment Therapy (ne parleremo prestissimo): sono 5 consigli espressi per rinnovare totalmente la nostra casa e vederla nuova nuova senza spendere un centesimo! I consigli sono quasi sempre gli stessi, in fondo, ma ripeterli e vederli sotto altra luce può aiutare a darci lo sprint giusto per ripartire alla grande! ;)

lunedì 3 ottobre 2016

Il tema del mese | Ricominciamo!

Ricominciamo!
Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza.
Questo significa avere il controllo del cuore.
Siamo tornate e ricominciamo!
La nostra Casa a Modo Mio è stata non-vissuta (ma mai abbandonata!) per un po' di tempo, ci dispiace non aver scritto, ci dispiace non aver bevuto the e tisane e chiacchierato insieme, ma la vita è fatta anche di periodi di apparente non-fare, ognuno solo con se stesso, che possono servire a fare chiarezza e a immaginare il giusto percorso per il nostro viaggio, no?

Ora però ricominciamo!

E ricominciamo partendo dal FARE ORDINE. Nei pensieri, nelle idee, nella Casa: dal cambio di stagione alle letture per riordinare i pensieri, alla scrivania dove sognare il proprio futuro, alle parole in veranda, agli oggetti e alle soluzioni che ci sono tanto piaciute, alle pietanze gustose e meditanti preparate da Gabri... Ricominciamo! :)

Buon autunno, ricco di ordine e consapevolezza, a tutti quanti!

venerdì 29 luglio 2016

Modi di abitare | Una riflessione sullo spazio

la casetta ideale? :)
La tv la accendo poco, soprattutto in quest'estate piena di cose da fare all'aperto. 
Quando però mi capita (e di solito succede quando la montagna di abiti che vanno proprio stirati mi chiama a gran voce!) accendo la televisione e cerco quei programmi sugli americani che fanno/sfanno/comprano/vendono case: quanto mi diverto! Soprattutto mi diverto a cercare di capire le loro abitudini di vita, a vedere le case in cui vivono, così diverse dalle nostre, con spazi di vita a cui non siamo abituati, con mobili che noi (io?) giudichiamo vecchi e brutti e che a loro sembrano... 
wow! amazing!
A quanto pare non sono l'unica a cui piace indagare sui modi di vivere altrui... Qualche giorno fa, a casa della vicina alle prese col pancione e con l'operazione "caffè shakerato", mi è capitato di vedere una coppia molto americana, due ragazzoni marito e moglie (sai quelle belle facce americane?), con bambina appena nata e cagnona al seguito, che cercavano "una casa più grande", visto che ora c'era la piccola e lo spazio non bastava.

Già, solo 220 mq, con un giardino in cui crescono anche le more, con lo spazio barbecue e il grande tavolo per i pranzi all'aperto sotto la veranda, il tutto per tre persone e un cane, in effetti sono un po' pochini, vero?... :)

Bene, i due ragazzi dell'agenzia si sono divisi i compiti: uno li avrebbe aiutati a vendere la loro casa, l'altro si sarebbe dato da fare per cercarne una adatta alle loro esigenze.

E qui partono le argute osservazioni antropologiche, mie e della vicina:
  • come si può vivere in quel gran caos?
  • e quel giardino che sembra il bosco nato intorno alla Bella Addormentata, è una precisa scelta oppure...?
  • e se non riescono a gestire una casa così, perché vogliono una casa addirittura più grande???
Per riuscire a vendere la loro casa, la prima cosa da fare era quella di dare una gran sistemata a tutto quanto: dal giardino agli arredi, agli spazi da rivisitare, agli oggetti da togliere e ai tocchi da aggiungere. E il ragazzo ha fatto davvero un gran lavoro: a fine operazione la casa sembrava davvero un'altra, ancora più grande di quei 220 mq, luminosa, accogliente & so on.  Mi chiedo perché alla fine i due non abbiano deciso semplicemente di tenersi quella, con tutte le sistemazioni del caso, con la stanza in più creata dal divisorio in legno e la luce e...

Senza mettersi a ragionare sulla casa che poi hanno trovato, ancora più bella, ancora più spaziosa, con stanze enormi e parecchio dispersive, con un giardino e una piscina in cui sparire, quello su cui vorrei rimanere a meditare è il perché si cerchino spazi sempre più grandi con la scusa che nei nostri non ci entriamo più, quando in realtà quello di cui abbiamo davvero bisogno è molto meno. Quando in realtà il problema siamo spesso noi che non riusciamo a gestirli, quegli spazi, a farli nostri e a ridurre gli oggetti, le cose, la paccottiglia e i pezzi inutili che purtroppo siamo capaci di accumulare nelle nostre vite.

Guardandomi in giro, osservando il disordine che sa di casa vissuta in questi giorni (sì, lo so, è solo una scusa!), la domanda che mi assilla è: di quanto spazio abbiamo davvero bisogno?


"È ormai chiaro che spendere più del necessario, possedere più del necessario, non garantisce la felicità: nemmeno nel paese dell'abbondanza.
E se decidessimo invece di trasferirci nel "paese dell'abbastanza"? Quale direzione prenderebbe la nostra vita, se cominciassimo a resistere alla tentazione di avere di più e ci facessimo bastare quel che possediamo?" [cito dall'articolo di minimoblog, qui]

Forse dovremmo solo imparare a lasciare qualcosa, ecco. Forse dovremmo imparare che less is more e che in ambienti anche più piccoli, ma mantenuti nel modo giusto, senza manie di accumulo, saremmo tutti più felici e meno soffocati.

Da un po' di tempo sento l'esigenza di ridurre, di ridurre soprattutto le cose intorno a me: ho iniziato a farlo senza leggere né documentarmi in giro, l'ho sentita come esigenza del mio spirito, prima di tutto. E da quando ho iniziato a togliere invece che aggiungere devo ammettere che tante piccole cose sono migliorate, a partire dalla disponibilità di tempo da spendere in cose piacevoli anziché nel riordinare. 
Ora che sto mettendo nero su bianco tanti punti e sto cercando di approfondire meglio questa questione dell'Abitare, ho anche iniziato a documentarmi e a cercare letture e spunti che mi aiutino a focalizzare.

Consigli di lettura

Se avete voglia di approfondire con me, potete partire da qui: Dall'abbondanza all'abbastanza.
E qui trovate un elenco piuttosto ricco di letture da approfondire: minimo è stata per me un validissimo punto di partenza per personali riflessioni sul tema, provate a leggerla, ne guadagnerete di sicuro in serenità!
Prossimamente troveremo qui, nella stanza delle letture, alcuni libri che mi hanno aiutato a fare ordine su questo tema. Magari possono aiutare anche voi, chissà! :)