venerdì 10 novembre 2017

Leggere e Abitare | La traduttrice, Rabih Alameddine


Tiro fuori la bottiglia di vino rosso dalla vetrina della dispensa, mi verso un bicchiere, e la richiudo con il tappo ermetico, una meravigliosa invenzione per i single. Sistemo la mia cena sul tavolo della cucina rosso e giallo mentre fuori dalla finestra il lampione continua a funzionare. Rimuovo dal vaso al centro del tavolo i fiori morti, le foglie attorcigliate di iris secche, gettandoli nell'immondizia. Iris a dicembre inoltrato? Chi avrebbe pensato che fosse possibile una cosa del genere quarant'anni fa?
(La traduttrice, Rabih Alameddine)

Un'istantanea di vita. La vita di una donna sola.
Ed è anche questo che importa: Abitare vuol dire anche prendersi cura di sé quando si è soli, quando da soli si vive. 
Abitare è sistemare dei fiori colorati in un vaso, apparecchiarsi la tavola per cena, versarsi un bicchiere di rosso. Da bere soli. Ma ben accompagnati.
Dovremmo dedicare tempo e cura a noi, sempre.

2 commenti:

  1. Davvero...Sapersi ritagliare degli spazi propri è una questione di sopravvivenza mentale!

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    1. Vitale, direi. Così importante che si rischia di rimanere in apnea fino a quando non lo facciamo.
      L'ho presa sul serio questa cosa, ho deciso di dedicare tempo a me, tagliandolo a chi non lo merita. ;)

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